Il prefetto: “ Per i migranti non siamo più terra di transito”

Come di consueto il prefetto di Trapani ha convocato la stampa della provincia per fare il punto mensile su alcune questioni di cui la Prefettura si sta occupando. “ Dopo la drammatica vicenda di Parigi – ha esordito Leopoldo Falco, riferendosi all’attentato terroristico delle scorse settimane  che ha colpito la capitale transalpina –, il nostro ministero ha allertato tutte le prefetture. Naturalmente il grado di attenzione è diverso. Come diversi sono gli obiettivi sensibili individuati. La nostra provincia presenta alcune criticità “lievi” che comunque vanno poste sotto la massima attenzione”. Il riferimento a possibili terminali di attenzione anche nella nostra provincia, rischia di fare allarmare la popolazione. “Intanto occorre dire che la strategia comunicativa è cambiata – ha continuato il prefetto -. Prima c’era la tendenza a rassicurare la gente. Oggi c’è la da comunicare la giusta attenzione nei confronti di pericoli che gli investigatori del ministero degli Interni, reputano  non di primissimo piano per quanto riguarda il territorio della provincia di Trapani”. Falco ha raccontato che in prefettura si sono tenute due riunioni del Comitato per l’ordine pubblico. Secondo quanto riferito la nostra provincia è considerata “terra di transito”. Comunque sono stati individuati alcuni obiettivi sensibili da monitorare con la massima attenzione. In primis l’aeroporto di Trapani Birgi perché meta di arrivi e partenze da e per le capitali europee. Poi i tribunali, le stazioni ferroviarie e i porti della provincia. Questo personale delle forze dell’ordine da impegnare per le sorveglianze dei siti sensibili necessariamente sarà distolto da altri incarichi. Come il prefetto ci ha riferito, non arriveranno altri “rinforzi” da parte del ministero. La cosa non è stata gradita dal procuratore di Marsala Alberto Di Pisa, che ha fatto notare al prefetto che gli uomini distaccati a tale compito necessariamente dovranno trascurare altri impegni d’istituto, come le indagini e il controllo del territorio. Altro tema caro al prefetto è quello del immigrazione e dei centri d’accoglienza. “Finalmente posso comunicare che la commissione che esaminerà le domande dei richiedenti asilo, entrerà in piena attività entro dieci giorni. E’ stata nominata presidente Ester Mammano, che in passato ha ricoperto la carica di commissario straordinario al comune di Campobello di Mazara – ha continuato Falco –. Prevediamo che entro l’anno in corso tutte le domande potranno essere evase”. Infine durante la conferenza stampa il prefetto ha raccontato che tra gli ospiti delle comunità c’è una sorta d’inversione di tendenza. Mentre prima in tanti insistevano perché le loro richieste venissero accolte presto per la ciare la provincia di Trapani: “…ora parecchi di loro stanno maturando l’idea di rimanere da noi – ha concluso-. Alcuni infatti hanno trovato lavoro nella campagne, e visto che comunque hanno il vitto e l’alloggio, vorrebbero rimanere. Questo non è possibile, infatti esaminate le richieste dovranno lasciare le attuali residenze”. Ciò che il prefetto non dice e che naturalmente non può dire è che il lavoro nei campi per gli extracomnitari, è sicuramente sotto pagato e a volte rischia di rasentare lo sfruttamento.