Nasce il Coordinamento delle Città del tonno, chiesto innalzamento delle quote per il metodo del palangaro

Dobbiamo far capire al governo nazionale e in special modo al Ministero e al Dipartimento della Pesca che vi è una disparità di trattamento nell’assegnazione delle quote tonno. Non si può assegnare l’80% alla marineria che opera con il sistema della circuizione, industriale e assai distruttivo, e solo il 14% alla nostra flotta peschereccia che invece cattura i pelagici con il palangaro, sistema selettivo ed eco-compatibile. Oltre a questo si deve anche intervenire a livello comunitario per aumentare l’intera quota di pesca per l’Italia che dal 2002, e cioè da quando è intervenuta la regolamentazione, è andata progressivamente diminuendo”. E’ quanto ha ribadito il sindaco Giulia Adamo nel corso della tavola rotonda svoltasi al Palazzo Municipale, alla presenza del Capo Dipartimento regionale della Pesca, Dario Cartabellotta, l’europarlamentare Michela Giuffrida, la dirigente regionale a Bruxelles, Maria Cristina Stimolo, l’esperto Antonio Di Natale, il capo di Gabinetto dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Parrinello, il vice sindaco Antonio Vinci, il Presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano ed il capitano Marco Tramati. Durante l’incontro, è emersa un’altra importante notizia comunicata da Dario Cartabellotta. Nelle prossime settimane sarà infatti esecutivo il Coordinamento delle Città del tonno. “Proprio per tutelare questo pesce costituiremo il coordinamento delle Città del tonno con capofila Marsala – ha detto la Adamo -. La pesca di questo pesce risale addirittura al periodo avanti Cristo. Diversi nel tempo sono stati i sistemi di pesca. Con il coordinamento delle Città del tonno si vuole salvaguardare le tradizioni e al tempo stesso tutelare la specie, oggi assai presente nel mar Mediterraneo. L’economia del tonno è parte integrante dell’economia siciliana”. La road map stabilita nel corso della tavola rotonda prevede ora alcuni interventi, come quello congiunto tra la Regione Siciliana ed il Coordinamento dei Comuni presso il Governo nazionale, affinchè elimini questo assurdo metodo di assegnazione delle quote tonno.