Salvateci dal web

Il senatore Bartolomeo Pepe, ex cinquestelle e ora nel gruppo Misto condivide lo status di un certo Paolo Franceschetti, sui fatti di cronaca recentemente accaduti, ovvero l’omicidio di Cristina Omes, la mamma di Motta Visconti uccisa dal marito reo confesso:

“Ci risiamo. Ennesimo omicidio, una strage in cui perdono la vita due bambini piccoli e una mamma. Se per valutare un omicidio occorre guardare gli indizi, cominciando dal nome della mamma (Cristina Omes, anagramma della vicenda Mose che si svolge a Venezia) per finire al nome del paese (Motta Visconti, come quel Visconti che fece Morte a Venezia) alla data, ecc. qui siamo sicuri che non si valuterà alcun indizio ma, prima o poi, incastreranno il padre oppure un pazzo isolato che magari confesserà; nonostante l’arma del delitto sia scomparsa, nonostante mancherà il movente, nonostante tutto.
Come nel caso di Rosa Della Corte, di Gabriele Aral, e tanti altri casi, non si incastrerà il colpevole ma solo colui che appare l’indiziato più probabile, evitando accuratamente altre piste che invece, a chi mastica un po’ di esoterismo, appaiono evidenti a vista d’occhio.
Ora, dopo anni, capisco per quale motivo quando ho iniziato a capire questa storia degli omicidi rituali di matrice esoterica, molti esoteristi mi dicevano “lascia perdere, è inutile…ti vai a cacciare in un guaio, quando la gente non è pronta a capire e al massimo ottieni di farti prendere per pazzo”.
Provo pietà per il poveraccio che ci andrà inevitabilmente di mezzo, sapendo che non si può far nulla per fermare questo orrore che, in ultima analisi dipende più dalla stupidità della gente che dai veri assassini.” 

Chi è Franceschetti? Un “maestro di Dietrologia e un ascoltatore esperto di circoli e riti magici” come lui stesso si definisce sul suo blog

Il “maestro” ha un profilo Facebook con 500 amici e più di 1500 followers, un blog dove si possono fare donazioni, acquistare libri e dove si trovano articoli sui più svariati argomenti: dalle coincidenze intorno alla morte di Rino Gaetano all’omicidio rituale della chiesa cattolica; dalla magia utilizzata dai politici ai telefilm di X Files o al libri di Umberto Eco; dagli interrogativi sulla morte di Taricone ai sacrifici umani, alla massoneria e tanto altro.

Dietrologia appunto. Ragionamenti che vivono di una logica propria: “Cristina Omes, anagramma della vicenda Mose che si svolge a Venezia” (???); “Motta Visconti, come quel Visconti che fece Morte a Venezia” (???); Il quotidiano “Libero” lo definisce “delirio”.

Ora, non so voi, ma io trovo inquietante tutto ciò.

Trovo inquietante che un senatore della Repubblica (di qualsiasi partito politico) condivida il pensiero di un “maestro di dietrologia ecc. ecc.” con tanto di convegni organizzati in Senato…

Trovo inquietante che un alto numero di persone possa credere a tutto questo. Trovo inquietante come i poteri di persuasione si siano evoluti e adattati ai nuovi mezzi di comunicazione.

Trovo inquietante che un fatto di cronaca – si sa, oggetto di una certa morbosità da parte dei media e del pubblico – si trasformi in un tassello di un’improbabile teoria del complotto.

Internet ci rende liberi? Credo sia la domanda del secolo..

Ma probabilmente sarà un complotto e io faccio parte del sistema…

Scusate, devo andare, ho la navicella parcheggiata in doppia fila.