Salemi, prime grane per Venuti. Il Partito della Rivoluzione chiede chiarimenti sulla scelta degli assessori

Primo intervento del Partito della Rivoluzione di Vittorio Sgarbi sulle nomine assessoriali del nuovo sindaco Domenico Venuti. I consiglieri comunali di opposizione Costantino Cipri e Giuseppe Loiacono accusano il neo eletto primo cittadino di aver già innestato la retromarcia rispetto ai proclami della campagna elettorale appena conclusa.
«Perché Venuti – si chiedono i consiglieri – ha voluto privare la città di una così autorevole, e da tanti attesa, nomina ?  Quali impedimenti sono sopravvenuti per decidere di fare fuori uno dei pilastri elettorali del suo successo ? E cosa prevede l’annunciato proposito samaritano di Venuti  di volerlo «risarcire» ?
Altro fronte caldo, secondo i due esponenti del Partito della Rivoluzione, riguarda i rapporti tra il Pd e gli alleati di coalizione che invitano Venuti a chiarire «l’atto di accusa dell’alleato di Articolo 4 Vincenzo Lo Castro che, in una dichiarazione, lamenta “spartizioni da Seconda Repubblica” , e di non essere stato convocato «per discutere sul da farsi per il bene di Salemi».
«Ci sorprende, tra le altre cose, come il primo cittadino, che fino ad oggi ha predicato la necessità di nominare assessori “indigeni”, si sia recato nella vicina Calatafimi per trovare un Vice Sindaco (Francesco Todaro). Sarebbe opportuno, infine – concludono Cipri e Loiacono – che Venuti informasse la città sulla situazione finanziaria trovata all’atto del suo insediamento, e se davvero ci sono parecchi milioni di residui attivi, ovvero soldi non spesi; questa circostanza, infatti,  contrasterebbe  con quanto fino ad oggi dichiarato dai commissari in relazione a una presunta situazione di “sofferenza” dei conti del Comune».