Questo fatto del Vescovo e dei 6 milioni di euro

foto moneteLa notizia dunque è questa: nel bilancio della diocesi di Mazara sembrerebbe sia stato trovato un buco da circa sei milioni di euro.

Di fronte a questa notizia la prima cosa che mi sono domandato è: ma, esattamente, come saranno fatti sei milioni di euro?

Quindi sono passato a cercare risposte nelle mie piccole esperienze quotidiane:  quando andavo in chiesa infatti, tra i banchi passava sempre una signora dall’aspetto dimesso con un cestino di vimini, anch’esso dall’aspetto dimesso, a chiedere un’offerta; e sinceramente  dentro ci ho visto sempre monetine da 0,50-0,20- 0,10 euro, alcune volte da 1,00 euro, rarissime volte da 2,00 euro… e quando ho visto qualcuno allungare banconote da 5, il signore che le dava bloccava prontamente per un braccio la signora questuante per prendersi il resto di 4,50 euro…

Quindi, dall’esperienza che ho io della chiesa, questi 6 milioni di euro saranno fatti nella maggior parte da monete da 0,20-0,50-0,10 euro … che sono milioni, quintali di monete! E a contenerli non bastano 20 tir autoarticolati … e a perdere circa venti tir autoarticolati – di quelli col gancio al centro che quando girano sembrano sempre lì che si stanno portando via il muro- a perdere circa venti tir autoarticolati, dicevo ,due sono le cose: o si è particolarmente distratti, oppure ci vuole impegno… di quello che solo le preghiere aiutano. E capisco quindi il Vescovo che è in apprensione: l’altro giorno ho perso il borsellino con patente e 15,00 euro dentro e già è stato un dispiacere grande, immagino perdere 20 tir autoarticolati con 6 milioni di euro dentro! Su questo però vorrei rassicurare un po’ sua Eccellenza e invitarlo ad avere fiducia: 20 tir con 6 milioni di euro a monete dentro sono facilmente rintracciabili e se vuole, uno di questi giorni passo io col motorino e andiamo insieme a battere le campagne palmo a palmo! Magari iniziando a cercare da qualche garage di qualche collaboratore della curia.

Ma la notizia che veramente mi ha lasciato di stucco è che il Vescovo guadagna 8.000 euro l’anno: praticamente meno della maggior parte della gente che conosco; e che, nonostante ciò, appena si presentava allo sportello di una banca, gli accendevano mutui chi da 700.000, chi da 3000.000, chi da 350.000 euro… e questo per costruire chiese. Ora, siccome dall’esperienza che ho delle banche, nel mio piccolo, appena uno si presenta allo sportello a chiedere un prestito ti chiedono il piano di rientro, uno stipendio proporzionato in garanzia e un business plan adeguato… mi viene da pensare che evidentemente, contrariamente a quanto fino ad ora avevo creduto: 1) 8.000 euro all’anno di stipendio sono sufficienti a garantire prestiti bancari da milioni di euro; 2) raccogliere denaro a 0,20- 0,10-0,50 euro per volta tramite signore dall’aspetto dimesso con i cestini di vimini è un’attività che le banche reputano economicamente remunerativa. Per questo forse gli antichi costruivano più chiese che B&b.

E comunque, domani mi presento in banca, dimesso e col cestino, e vedo come va…