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Allarme dei sindacati: “Ritardi nell’avvio della campagna antincendio da parte della Regione”

Ritardi della Regione nell’avvio della campagna antincendio e zone boschive abbandonate. A lanciare l’allarme sono i segretari della Flai Cgil, della Fai Cisl e della Uila Uil di Trapani a seguito dell’incontro che si è svolto, stamani, con il dirigente dell’Ufficio provinciale Azienda foreste. Secondo quanto denunciato dai sindacati, i ritardi sarebbero dovuti a rimpalli burocratici tra gli assessorati regionali dell’Agricoltura, del Territorio e dell’Ambiente e gli Uffici territoriali competenti. Lunedì prossimo la Regione avrebbe dovuto avviare le attività di prevenzione rioccupando i 600 forestali del settore antincendio mentre i 1200 addetti alla manutenzione attendono da oltre un mese l’inizio dei lavori. Tra questi ultimi gli unici ad avere svolto attività, ma per soli 20 giorni, sono i forestali con diritto a 151 giornate lavorative, oggi senza lavoro a causa delle carenze finanziarie determinate dai ritardi nella pubblicazione della finanziaria regionale che, ad oggi, prevede solo il 20 per cento delle risorse necessarie a completare le giornate previste per ciascun lavoratore. “Siamo fortemente preoccupati – hanno dichiarato i segretari provinciali della Flai Cgil Giacoma Giacalone,della Fai Cisl Massimo Santoro e della Uila Uil Tommaso Macaddino – sia per i forestali che vedono compromesso il diritto al lavoro sia per i forti rischi che stanno correndo le zone boschive del territorio, attualmente sprovviste dei viali parafuoco”. Per i sindacati, inoltre, ad aggravare la condizione di disagio dei 1800 forestali del territorio trapanese vi è anche la decisione della Regione, adottata in maniera unilaterale, di elaborare un’unica graduatoria, che racchiude sia i lavoratori del settore antincendio che della manutenzione, che non tiene conto dell’anzianità di servizio e delle posizioni già consolidate creando disparità. La Flai Cgil, la Fai Cisl e la Uila Uil hanno annunciato, infine, che saranno programmate iniziative di lotta qualora le attività non dovessero essere avviate nel più breve tempo possibile.