Diocesi di Mazara, il settimanale Panorama denuncia: “C’è un buco di 6 milioni di euro”. La replica: “Solo mutui da pagare”

Un buco di circa sei milioni di euro per una Diocesi con un bacino di 231 mila abitanti, 70 preti e 131 suore. Ruota intorno a questi numeri l’inchiesta pubblicata ieri su Panorama dal vaticanista Ignazio Ingrao e che sta creando non pochi imbarazzi all’interno della curia di Mazara.

Sotto accusa una serie di debiti accumulati negli ultimi anni e in gran parte dovuti alla costruzione e alla ristrutturazione di alcune chiese. In particolare, l’articolo del settimanale della Mondadori fa riferimento ai lavori per la realizzazione della Matrice di Pantelleria, costati più di cinque milioni di euro, di cui quasi due a carico della Diocesi. Tra gli interventi sotto accusa, comunque, anche quelli riguardanti le parrocchie di San Lorenzo e Gibellina, che avrebbero fatto lievitare i costi per l’edilizia di culto. Tali lavori, da quanto si legge nella nota inviata dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, erano già stati previsti “anteriormente all’inizio del ministero episcopale di monsignor Domenico Mogavero, il quale ha solo portato a compimento quanto già deciso localmente e finanziato dai competenti organi della Cei”.

Tuttavia, per sostenere le spese, è stato necessario contrarre una serie di prestiti che costringeranno la Curia mazarese a restituire 3.692.360 euro a Banca Prossima e 728.144 euro a Unicredit per due mutui stipulati nel 2011, a cui si aggiungono altri 348.457 euro di debiti contratti con altri istituti bancari. Proprio per questo, la suddetta nota tende a ridimensionare la portata di queste cifre, definendo “privo di fondamento” il dato che parla di un buco di sei milioni di euro e riportando tutto nell’ambito di una mancanza di liquidità dovuta alla necessità di onorare i suddetti mutui.

A leggere l’inchiesta di Panorama, a dire il vero, in questa vicenda Mogavero sembra più che altro una vittima. Da quel che emerge, il personaggio chiave della vicenda sembra infatti l’ex economo Franco Caruso, che, tra le altre cose, si sarebbe auto attribuito un “prestito” di quasi 54 mila euro, mai più restituiti. Il Vescovo, da parte sua, ha deciso di non rinnovargli il mandato in scadenza e di nominare un consulente esterno per visionare le operazioni economico – finanziarie degli ultimi cinque anni. Nel frattempo, ad occuparsi dell’economato sono stati incaricati due laici, Rosario Tumbarello e Giovanna Benigno. Ingrao evidenzia inoltre che Mogavero avrebbe deciso di rinunciare alla sua remunerazione annuale (pari a 8.376 €), annunciando di voler accendere quanto prima un mutuo personale a suo carico di 50 mila euro.

Rispetto all’incontro dello scorso 6 giugno tra il Vescovo di Mazara e Papa Francesco, infine, la Curia chiarisce era stato lo stesso Mogavero a chiedere di essere ricevuto in Vaticano. Un incontro fissato già a marzo, prima della definizione del bilancio “incriminato”, ma in cui, con ogni probabilità, si sarà parlato anche dei conti della diocesi mazarese. E proprio alla Santa Sede, terminata la ricognizione contabile in atto, verrà inviata una relazione completa.