Porto di Trapani: gli operatori contro l’accorpamento con Palermo. Si attivano la Orrù e i socialisti

Cresce la preoccupazione a Trapani in merito al futuro del Porto. La riforma a cui sta lavorando il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi prevede una riduzione delle autorità portuali e la creazione dei distretti logistici. Una soluzione che accorperebbe Trapani a Palermo e che non piace agli operatori portuali trapanesi che temono di vedere i proprio interessi subordinati alle esigenze del capoluogo e tornano a chiedere il ritorno dell’autorità portuale a Trapani. A tal riguardo, la senatrice del Pd Pamela Orrù ha promosso, per i prossimi giorni, un incontro a Roma con gli operatori del porto di Trapani e che prevede anche la presenza del parlamentare Marco Filippi, capogruppo del Pd della VIII Commissione Lavori Pubblici,  primo firmatario del disegno di legge sulla riforma della portualità già incardinato in Parlamento e per cui è stata chiesta la procedura d’urgenza.

Il Partito Democratico – ha dichiarato la Orrù – porterà avanti il disegno di legge del senatore Filippi dove anche Trapani è presente nell’elenco delle Autorità portuali previste. Si sta chiaramente parlando di una riforma e come tale deve essere valutata in un contesto nazionale ma ciò non dovrà impedire al porto di Trapani, quale scalo in fase di sviluppo che rappresenta un’importante e strategica risorsa nelle rete portuale italiana, di rivendicare la propria dignità anche in caso di sostanziali modifiche approvate in aula sul testo originario del ddl. Ritengo che, come  manifestato dal comparto, sia questa la priorità per il nostro territorio e quello a cui tutti gli operatori portuali auspicano”.

Anche i socialisti hanno fissato un’iniziativa politica che si terrà venerdì 9 maggio, presso la sala conferenze dell’Hotel Vittoria di Trapani e che prevede la presenza del segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini, vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Renzi.